Sogno che un bambino dislessico diventi una ricchezza per la classe.
Sogno che gli sia permesso condurre i compagni nel "suo" mondo e condividere con loro il modo con cui impara, per far capire che si giunge a conoscere non seguendo una sola via, ma tante e differenti. Tutte utili, tutte meravigliose, perché "meraviglioso" è aprire la propria mente.
Sogno che questo bambino non si senta più solo, differente, perché alla fine questo stanca.
Sogno maestri che parlino alla classe delle diversità di ogni bambino e che di ognuno esaltino le virtù.
Sogno che non ci siano genitori, insegnanti o chicchessia che pensano che tuo figlio dislessico abbia "un disturbo", un "handicap", "alcuni limiti" e "purché non rallenti la classe...".
Sogno una scuola senza quiz, dai tempi lenti: i tempi della riflessione.
Perché il tempo non serve solo ad un bambino dislessico, ma a tutti per imparare ad essere uomini e donne.
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