Quest'anno con la conclusione della quinta elementare, ne approfitto per concedere a mio figlio il piacere di non dover eseguire compiti.
Finalmente una vacanza vera, senza il mio assillante ritornello: " i compiti, vanno fatti!".
Un periodo di riposo non solo per lui, ma anche e forse soprattutto per noi genitori.
In fin dei conti non si impara anche guardandosi attorno, viaggiando?
Così dopo esserci goduti le vacanze in montagna, osservando fiori, marmotte, cavalli e mucche ci attende la visita di Parigi, con i suoi musei, palazzi e mille occasioni per arricchire le nostre conoscenze.
E dopo ogni viaggio il nostro giovane ragazzo cresce e matura!
I compiti non dovrebbero essere dati, mai...qualche esercizio, ma non la quantità assurda che danno tutti!!!
RispondiEliminaHai più che ragione, le vacanze dovrebbero essere un momento per i genitori e i figli, da condividere per ritrovarsi, e poi la pausa scolastica serve anche a lasciar sedimentare, a far mettere radici al lavoro fatto durante l'anno,
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